25 Agosto / 23 Settembre:
EMIDIO ALOISI - mostra retrospettiva
Mondavio (PS), Chiostro Francescano
(a cura di Maurizio Cesarini e Sandro Ciriscioli con la collaborazione dell'Associazione Regresso Arti)
Emidio Aloisi -
Mondavio (PS), 10.01.1961- 20.02.2000. Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Urbino. Ha insegnato Anatomia artistica nelle Accademie di Belle Arti di Urbino, Catania, Bologna. Mostre collettive: 1980. Ancona - Sala
Trani, 1A mostra d'arte Giovani artisti
marchigiani Mostre personali: 1993. S. Giorgio di
Pesaro, Circolo culturale La Cupetta |
incisione:
pittura:
scultura:
Abituati dai libri di scuola a
considerare la storia umana come la storia di imperi e
dinastie, guerre e condottieri, quasi sempre finiamo per
dimenticare che essa invece � soprattutto storia di
idee, di speranze e valori, di sogni ed errori. Un
continuo divenire di conoscenze e sensazioni mai
sufficienti a svelarci compiutamente il presente e il
futuro, sempre sul punto di acquietare la nostra
curiosit�, ma mai in grado di saziarla. Anche Emidio non sfuggiva alla morsa di quest'ansia; anzi, la sua sensibilit� gli faceva cogliere ancor pi� il peso dell'essere uomo in un mondo cos� poco incline ad ascoltare i silenzi e le grida di un artista. Altri diranno del valore della sua ricerca nel campo dell'arte. A me, che l'ho conosciuto fin dall'infanzia e che l'ho visto al lavoro fin dalla giovinezza, il rispetto per l'uomo imporrebbe di rimandare ogni sentimento ed ogni sensazione a ci� che ciascuno prover� di fronte alle sue opere, che nessuna mia parola potrebbe essere pi� eloquente di quanto Lui stesso ha saputo dirci attraverso quelle, ma questo catalogo, meritoriamente voluto dagli amici e alla cui realizzazione l'Amministrazione Comunale non poteva non contribuire, mi impone di ricordare l'amico, la malinconia di molti suoi giorni e la luce delle sue tele, i suoi racconti sempre sospesi tra realt� e sogno, quasi fosse convinto di trasformare quella con questo anche nel quotidiano. La sua prematura scomparsa ci ha privati di un amico, gentile e scanzonato, che aveva fatto della fantasia un elemento fondante del suo vivere da uomo libero. Ringrazio i curatori Maurizio Cesarini e Sandro Ciriscioli che hanno voluto e saputo ricordare Emidio con competenza ed evidente amore, realizzando questo catalogo che certo contribuir� a far meglio conoscere il nostro "caro pittore" (cos� ero solito salutarlo e cos� mi piace ricordarlo). Mondavio, giugno 2001 II Sindaco di Mondavio (PS) Sebastiano Dominici Nel film di Francois Truffaut, La
camera verde, il protagonista, alla scomparsa della
moglie, decide di costruirle un luogo di devozione e,
dopo aver fatto innamorare di s� una giovane donna,
sceglie di lasciarsi morire. Egli compie l'estremo gesto
quando ha realizzato un altare illuminato dalle luci
tremolanti di candele. In una delle ultime sequenze,
attraverso una carrellata, si scorgono accanto
all'altare, foto di gente comune accanto a riconoscibili
artisti. Il protagonista decide che � arrivata la sua
ora nel momento in cui la donna gli testimonia il suo
amore: un gesto, il suo, che riscatta la tragicit�
dolorosa della scomparsa attraverso l'amore di coloro che
tengono in vita con la forza e la passione del ricordo.
Truffaut vuole significare che solo l'amore e l'arte
trasformano la vita in una traccia indelebile che non si
dissolve ma perdura nel tempo. Urbino, giugno 2001 Umberto Palestini Ho dei ricordi molto vivi di
Emidio. E inevitabile, ci conoscevamo fin da bambini e
abbiamo continuato a frequentarci da adulti. Abbiamo
condiviso giochi infantili, esperienze, serate noiose,
notti brillanti, alcuni viaggi decisamente eccitanti e
altri un po' meno. San Michele al Fiume, giugno 2001 Giorgio Mencarini Dal bianco alla luce Ritengo che l'opera artistica di
Emidio Aloisi, in particolare quella incisoria, sia
esplicitata con sintetica semplicit� e nel contempo con
profonda completezza da alcune sue stesse affermazioni Urbino, giugno 2001 Franco Martelli Versatile e irrequieto, l'artista sperimenta diverse possibilit� espressive nei vari materiali: dall'incisione alla scultura alla pittura. E' affascinato dalla lastra che costituisce la base della scrittura del suo universo personale. Attratto dagli spessori materici delle morsure, Aloisi sperimenta tutte le possibilit� di resistenza della materia alla violenza del gesto, per ricomporre sul piano dell'arte le diverse pulsioni della natura che nell'esistente provoca la vita nel suo divenire. Scrive nell'autopresentazione per la Rassegna San Fedele, Incisione Giovani, Milano 1983: La mia ricerca � un recupero, un'immagine rarefatta di natura, natura che si svela e che si identifica attraverso una traccia, un rilievo: sino a dare una dimensione fantastica delle cose. Silvia
Cuppini Emidio aveva dentro un'inquietudine permanente che quando trovava il canale giusto si manifestava in opere eclettiche che spesso facevano supporre si trattasse non di uno "studente" ma di uno sperimentatore sicuro di s� che si avventurava nella giungla dell'immagine moderna per appropriarsene fino a darne una realizzazione tutta sua. Siamo nell'Ottantuno e ricordo i suoi quadri dove un segno nervoso, quasi un neopuntinismo, scandiva lo spazio. Altre volte con uno scarto d'umore fonde maschere di bronzo o riprende reperti naturali per creare delle presenze inquietanti che vivono fra realt� e astrazione. Notevoli sono le incisioni bianche che fanno pensare a una sua fuga in oriente, un viaggio dal quale non � pi� tornato. Urbino, 8 Giugno 2001 Vincenzo Eulisse Per Emidio Nella riflessione del
fenomeno osservato Casalmaggiore, 9.1.1999 Marco Nereo Rotelli Emidio II suo lavoro l'ho seguito poco ma sono convinto che Emidio Aloisi somigliava al suo lavoro, ho un ricordo che risale alla met� degli anni ottanta, quando insieme a Robert Pan e Filippo Di Giovanni cominciarono l'esperienza della "morsura selvaggia" sulle lastre di incisione, aveva l'entusiasmo e la curiosit� di un adolescente e qualsiasi novit� qualsiasi passo era una sorpresa, una conquista. Mi impressionava vedere come ogni risultato dell'azione di una saldatura, della percussione, dell'abrasione ogni intervento erano attesi al ritorno della stampa, con un segno inciso, l'esperienza della distruzione, della dilatazione del limite fino al punto di rottura, avevano bisogno di ritrovare sulla carta una risposta allo stimolo. Da quel periodo di ricerca di complicit� forte tra Emidio e i suoi compagni, scaturisce gran parte del suo lavoro, soprattutto la coscienza di comprendere appieno che qualsiasi novit�, qualsiasi sperimentazione deve essere mezzo consapevole, ricondotta ad uno stato di controllo, per poter uscire dall'episodico, dal casuale, assumendo cos� la forza consapevole del linguaggio. Da quel sodalizio uscirono fuori le incisioni, i bassorilievi e le sculture, buona parte delle immagini che rivedo oggi in questa raccolta di suoi lavori, il suo affanno per il dominio della materia, raggiunge un suo equilibrio della forma, attraverso la riproposta, dei segni, delle impronte, che si inquadravano in semplici canoni geometrici, in questo caso non con una violazione dell'ordine naturale, ma attraverso la frantumazione della forma coglierne, isolarne un diverso equilibrio, una sua nuova sensibilit�. Il carattere lo poneva al di fuori del mondo ufficiale dell'arte, ma lo privava da vincoli espressivi e ci� lo affianca a diversi docenti-artisti che fanno ricerca pura su alcuni aspetti dell'arte, che risultano alla lunga un importante stimolo per chi ne raccoglie il senso. E' questa la miniera della provincia, che ha tempo di ricercare e formare senza ignorare, evitando di sbandare ad ogni influenza. Il risultato �, si vede, si coglie, sono tracce, segni che si aggiungono a ci� che � senza annullare, senza deformare ma mettendo in luce. Urbino, 19 giugno 2001 Pino Mascia Camminava sempre molto
velocemente verso una luce di un sole scheggiato verso un
riflesso che si proiettava in un bianco lurido muro verso
sogni svaniti per arrivare altrove. E' tanto, � troppo
il tempo che se n'� andato, e poco il tempo per arrivare
l�. Urbino, giugno 2001 Paolo Fraternali Mai come in questo caso le
parole mi son sembrate di troppo e devo dirlo, per
sbloccare il silenzio; questo silenzio che �, che sento,
che vedo quando penso ad Emidio... le sue pause e nel suo
sguardo fugace, ma intenso, sembrava che il tempo avesse
come un'improvvisa accelerata e chiss� quanti pensieri
non detti, quante immagini, quante idee, un vulcano e poi
una battuta d'arresto, istantanea, un mezzo sorriso
misterioso a chi, a cosa, alla bellezza che solo lui
aveva colto, e che con instancabile lavoro avrebbe
cercato di tradurre usando la materia, qualsiasi materia,
per farcela assaggiare. Grazie Mimmo. Fano, giugno 2001 Daniela Caiulo Nei primi anni Ottanta, periodo
nel quale frequenta l'Accademia di Urbino, Emidio Aloisi,
confrontandosi con il lavoro di ricerca degli artisti che
insegnano in quella Scuola, ha modo di riflettere anche
su esperienze figurative del pi� recente passato. Urbino, giugno 2001 Anna Fucili L'artista � una parola, la sua
opera � un verso, non bisogna quindi confondere l'opera
con l'artista; quando questi � veramente tale, il suo
lavoro non � contenibile, n� spiegabile soltanto in
termini biografici. Emidio Aloisi era cos�, un
personaggio introverso ma fortemente comunicativo;
solitario ma fortemente attratto dalla discussione,
specie se riguardava l'attivit� artistica.
Apparentemente contrastante, aveva trovato nella
contraddizione l'elemento unificante del suo lavoro,
quasi una risoluzione alchimistica dell'unione degli
opposti. In lui si pu� parlare di tensione assoluta, di
gesto reiterato, che nella ripetizione trova un senso
estetico liminale, appena percettibile. L'infrasottile,
misura di una poetica del misurare, diviene nell'opera di
Emidio, una pratica che lo conduce all'apparente
azzeramento; apparente perch� le sue incisioni non
vivono del segno tracciato, dal rapprendersi
dell'inchiostro di stampa, ma vibrano come diceva Bacon:
"dell'ottimismo del nulla". Cos� il suo
ottimismo d'artista non era quello di creare
semplicemente delle forme, o di indulgere in estetici
compiacimenti, quanto quello di cercare, fallire, cercare
nuovamente e nuovamente fallire (come a volte diceva),
cos� da avere lucidamente l'idea che nel fallimento
(apparente) � la vera grandezza dell'opera, il suo pi�
profondo significato. Concetto non nuovo questo, ma
ripetuto da diversi grandi artisti, primo fra tutti
Fausto Melotti che soleva dire che "l'artista che ha
paura di sbagliare � soltanto un professore". Ecco
quindi il bianco delle sue incisioni, una sorta di
anestesia estetica, oltre la quale si esperisce il senso
della ferita, della lacerazione, del grumo di materia,
del solco che solo ad una attenzione non superficiale si
tramuta in segno, in forma. Qui � l'altra
contraddizione, ci� che appare come "vuoto" �
invece un "pieno", un vibrare di appunti
luministici resi attraverso la texture del supporto e dei
solchi ottenuti dalla pressione della lastra. Nella
scultura la poetica di Emidio appare pi� consapevole,
pi� ragionata, anche in questo caso � la materia che
predomina, sia essa bronzo, gesso o reperto naturale. Il
calco di superf�ci rugose che mostrano se stesse ed
alludono ad altro, crea suggestive ambiguit�; tutto
rimanda ad un altrove mai pienamente definito; il
frammento di natura pietrificata, esiste nella sua
irregolare materialit�, contraddetta e integrata da
forme levigate dove � nettamente visibile
l'intenzionalit� dell'artista. Pensiamo ad esempio San Giorgio, giugno 2001 Maurizio Cesarini e Sandro Ciriscioli Poich� io ora cominciavo ad
amare personalmente la natura, a prestarle ascolto, come
a un compagno che, in maggio con noi, parla una lingua
straniera, la mia malinconia non era certo guarita, ma
era diventata pi� nobile e pura. (Hermann Hesse, La
natura ci parla) Rimini, 30 giugno 2001 Cristina Marabini Cialis and viagra together reddit try this web-site cialis muscle growth. Viagra after age 70 visit the site bluechew cialis; snort viagra Read this tip mg of sildenafil; buying viagra in canada informs tadalafil daily 5mg cost. Tadalafil cost cvs read review sildenafil canada pharmacy. Kamagra oral jelly 100 find out now segurex sildenafil. Kamagra 4 australia more information here max dosage cialis; taking viagra after vaccine explanation levitra dosage dose. Sildenafil lozenges great website is viagra government funded, can amlodipine help erectile dysfunction check this article tadalafil tablets 20 mg sunrise, comprar cialis generico author weed and erectile dysfunction, ou acheter kamagra oral jelly go on the page tadalafil (cialis). Is levitra better than cialis related resource site sandoz sildenafil 100mg review; oxytocin and tadalafil get more information on this kamagra thailande; does lisinopril interact with sildenafil speaking of kamagra werkzame stof, online viagra no prescription This Site cialis 20 mg reviews, cheapest canadian viagra on this page levitra web sites; viagra generic name helpful page viagra tb full timings, levitra coupons any retail store special info olive oil and lemon viagra; tadalafil 378 ng find out in the article daily doseage for tadalafil. Brand levitra 20mg at page tadalafil pediatric pah; viagra 100 mg cost explanation levitra chicago online. Does insurance cover erectile dysfunction this content sildenafil make you constantly.erect, how much tadalafil cost read sildenafil contraindications meds, sildenafil troche 100mg please click on this link lady era female viagra 100mg; sildenafil citrate suppliers india special info tadalafil molecular structure, weed erectile dysfunction helpful viagra pill doses. Antidepressants and erectile dysfunction breaking news viagra boys sports; discount sildenafil citrate her latest blog viagra foods to avoid, cialis 5 mg online kaufen his comment is here buy levitra sale; tamsulosina y sildenafil post on can viagra help with alzheimer's. Levitra dosage information additional information levitra pas cher; vertrouwd kamagra kopen about it buy levitra vardenafil Grazie ad Emidio,
che come artista, insegnante e amico... ha Catania, giugno 2001 Paola Artale Un quadro o una scultura � per
Emidio Aloisi un viaggio nelle vene dell'immaginazione,
� un'avventura che coinvolge luce e spazio, che alterna
sollecitazioni a pure espressioni del pensiero. Senigallia, 3 luglio 1997 Mario Giacomelli La lastra � l'elemento prevalente del mio operare; la situazione: molto spesso pagine di un ipotetico diario quotidiano che viene utilizzato come elemento espressivo e visivo. La mia ricerca � un recupero, un'immagine rarefatta di natura, natura che si svela e che si identifica attraverso una traccia, un rilievo: sino a dare una dimensione fantastica delle cose. Il "bianco" della carta- lo spessore � "luce". Luce che non ha velature, luce che si espande, si infiltra sfiorando morbidamente i segni, riconoscibili e appartenenti alla natura. Frammenti di realt�, di memoria in un progressivo cercare me stesso nei segni, nella scrittura che � l'incisione, tramutarsi in una ricerca autonoma e personale. Emidio Aloisi |