L'uomo e la natura SEZIONE POESIA - la Poesia incontra i quattro elementi - a cura del dott. Giacomo Vitali
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Silenzi Le stelle muoiono rotolando nel cielo. Noi non possiamo sentire il loro lamento. Solcano il cielo e in breve si spengono, nessuno sente la loro mancanza, il loro dolore. Niente rimane di loro. Anche le mie lacrime non fanno rumore, non vogliono disturbare nessuno, si asciugheranno. E forse nessuno si accorgerà di loro. Le loro tracce rimarranno nel mio cielo. Roberto Bartolomeoli Cicatrici Irrequieta è la sorgente dei sensi che zampilla limpida sui nostri cuori, bruciano i ricordi di passate stagioni, vicine nella memoria, troppo lontane per ferirci. Roberto Bartolomeoli E se il cielo fosse vuoto? Con cosa lo riempiresti? Io lo riempirei coi sogni degli Uomini. Li metterei in un vaso, andrei sulla montagna più alta e li libererei. Molti cadranno sulla terra. Altri si spargerebbero nel cielo. E il cielo vuoto sarebbe pieno. Roberto Bartolomeoli Lultimo Dio cercò suo figlio e lo trovò disteso in una notte di stelle su un prato fiorito. Sotto forma di vento lo accarezzò dolcemente e fece cantare grilli e le rane dello stagno. Ci vuole così tanto per far felice un figlio? Roberto Bartolomeoli Respiro Se riuscissi a scendere ancora più a fondo troverei la spinta per risalire, guarderei al cielo con occhi diversi e piangerei tanto da sciogliere con le lacrime questo ghiaccio che circonda la vita. Voglio un Diavolo che mi porti fin laggiù che bruci la mia anima ed il mio corpo che non mi appartiene che disperda le mie ceneri al vento caldo che porta la pioggia che affoghi questa malattia per sempre con il mondo che lha generata per arrivare senza ali nel punto più alto fin sopra le stelle per giocare a dipingersi la pelle con i Cristalli di Luna Selenia Brocca Brividi La mente annebbiata da un soffio di paure incatena le mie giornate in questa trappola dinferno; Le inquietudini di un vissuto che ferisce lentamente, come vivere un autunno, foglia a foglia, e sentirsi come quel fiore che perde il suo ultimo petalo, a terra. Unaltra farfalla muore, tremando nel gelo del silenzio. Selenia Brocca Morte apparente Vivo nella semioscurità di un mondo a parte nella rabbia di una sconfitta talmente amara da non poter essere accettata; Significa davvero morire, ciò che ora sto vivendo? Nel cielo dei miei sogni anche la luna è stata uccisa, e la anima con lei. Nella notte scivola una lacrima dal cielo, il mare la rapisce silenzioso trascinandola con sé in quel grande mistero Selenia Brocca Campi incolti Le frasche danzano al vento e la polvere salta nel terreno quasi giallo e crepato d'agosto. Io rivedo il sogno della mia amata ormai fuggita che accompagna sorridendo le fronde e la sabbia nel loro viaggio perennemente immobile. Di qua e di là, il sole a picco partecipa a questa lieta festa di moti fissi. Le poche esili ombre dei grovigli lì vicino da lontano vedono e sorridono a costei come ad un salice che balla al libeccio. Ella muove allunisono sterpi nel deserto del mio animo per l'ultima volta, prima di fuggire di nuovo lassù, nei campi incolti. Alessandro Buccioletti Pioggia Mentre lacqua crepita nellacqua vedo in questa pozza le colline bagnate di nubi che affondano nel tempo come io affogo nellacqua. Alessandro Buccioletti Sulla riva Che la notte viva del mare. Mi abbronzo alle stelle fisse volando tra ombre di luna i suoni dei frangenti nuotano nella brezza le spalle alle stelle della città sì che il giorno è scomparso ma è risuonato il mare lacqua ritorna a terra tra carmi negli scogli scrosci di sale e profumi dalga in un silenzio di sabbia si sposta il suono della spuma che travisa note di calma io ballo in questaltare di sassi sorridendo a bianche figure dacqua. Che la notte viva del mare. Alessandro Buccioletti Miraggio (terra-acqua) L'ultimo prato, dai contorni ora sfumati, attende la curvatura del tempo; monete accartocciate richiamano i perversi sogni del cavaliere del Tempo, alla ricerca del sacro Graal. Il calice si sgretola tra le dita, tornando alla forma iniziale. Io sogno... la nonna china nellorto, semini di verdura in tasca, la zappa in mano, testa sotto la sabbia; ora è complice dell'oceano, in cui cavalli impazziti sfiorano le nubi assetate in una danza materna... Anna De Vido Mito (aria) Camminando sull'arcobaleno, a piccoli passetti stanchi, d'improvviso un piede affonda nell'indaco; non troverò mai la pignatta d'oro, ora che il dodo dormiente è estinto... e vedo ormai solo i puntini della scatola alienante, guizzano via in fretta... sento l'odore dei miei occhi che bruciano. Anna De Vido La pira (fuoco) Legate le mani dietro la schiena, è giunto il momento ecco la pira, ti aspetta, accesa, ti accoglie tra le sue indomite braccia e mentre svanisci in cenere, scorgi (tra la folla) il viso della vittima: ora siete entrambi ripagati. Anna De Vido Negli ottobri di marzo Sui giubbotti di pelle dei ragazzi innamorati in riva al mare le ragazze stringono forte i sogni sospinte dal vento delletà qualcuno sta già muovendo i fili fili di sabbia che il maestrale alza negli ottobri di marzo nelle città di mare e come nei pensieri tutto si rimuove e poi nasce lamore un po selvaggio un po romantico negli ottobri di marzo ci sono profumi di gioco e mistero come lamore che quando sorride non ha età sui giubbotti di pelle dei ragazzi innamorati in riva al mare il tempo non cè le ragazze guardano sempre lontano ad un domani che insieme li guiderà qualcuno sta già muovendo i fili burattinaio del tempo che tutto vede e tutto sa sui giubbotti di pelle dei ragazzi innamorati in riva al mare scorre ancora lamore negli ottobri di marzo la continuità Tiziana Melagrana Il gatto sulla ferrovia E intanto un gatto passa sulla ferrovia no questa notte no non passa mai cè chi parla piano dentro unauto ferma lentamente adesso sta cadendo anche la pioggia questa sera no non si dimentica così io che guardo il mondo da una camera dalbergo comè bella questa notte che magia ha e la vita che è là fuori è più magica che qua qualcuno si sta amando qualcun altro si sta uccidendo e intanto un gatto passa sulla ferrovia sì questa notte sì la voglio anchio così misteriosa e bella questa notte anchio voglio scender giù cè chi parla piano camminando tenendosi la mano comè bella questa notte che magia ha e la vita che è là fuori è più magica che qua Tiziana Melagrana Una scintilla di eternità In ogni tempo, in ogni momento la mia felicità è questa casa in mezzo la campagna è una scintilla di eternità per tutto quello che mi dà per le rose che pianto per questo prato per ogni albero nato e nel profondo del mio cuore è il segreto della vita il canto degli uccelli quando mi alzo la mattina il suono allegro di un pianoforte a coda le foglie argentee degli ulivi in mezzo ai campi doro le cime dei cipressi scosse dal suono delle campane a festa i canti gregoriani di chi vive di silenzio e di preghiera mentre parlano damore i colori della mia terra in fiore ed il mio grazie diventa una preghiera per gli occhi di chi mi vuole bene per questa casa in mezzo alla campagna per questo abbraccio avvolto nel silenzio mentre guardo il mare mentre viene sera Tiziana Melagrana La voce di una musica mi spiega unesperienza, una storia vissuta, una storia sofferta, una storia che rimarrà soltanto un ricordo. E difficile dimenticare il dolore, è difficile dover ammettere di aver perso qualche cosa di importante della tua vita. Io ho perso un petalo damore che mi ha soffocato il cuore. Quello che per me era qualcosa di forte, intenso si è rivelato nuvola bianca davanti a me. Forse odio, forse rabbia, o forse solo delusione; il mio respiro su di lei affannato, le mie parole tremanti e insicure. Filippo Montesi E il suono di un piano che mi travolge nel Sentimento. Ascolto e riascolto quel pianoforte suonare, chiudo gli occhi e muoio. Ho paura del vuoto ma non ho paura della morte; vivo per ascoltare questo pianoforte, vivo per poi morire. Vivo per dare amore agli altri, mi sento di poterlo dare; vivo per ridere, vivo per vedere il mondo, vivo per la musica, vivo per trovare una soluzione dopo aver vissuto. Filippo Montesi La chitarra è come il mio membro, più la suono di eccitanti follie, più il fuoco della passione brucia in me la cattiveria della mia anima che grida. Filippo Montesi Ode di unanima inquieta Ti ho visto ed avrei voluto possederti voglio sentire il tuo odore che immagino di grano maturo e cannella voglio osservare il tuo sguardo profondo ed insondabile che a volte, fuggevole, si posa su me. Ti ho sentito nella calura della notte venivo dalla quiete della campagna ove seduta in un cerchio mistico di cipressi contemplavo l'orsa maggiore e i suoi misteri una pioggia di lucciole fra i tronchi sedava la mia anima inquieta Non c'eri a quell'ipotetico appuntamento il mio corpo brama di te vorrebbe illuminarsi per un tuo sorriso scostarti i capelli dalla fronte disegnare il contorno delle labbra ed attendere un tuo gesto. Poi ti ho visto! Nel caos del sabato sera Chinato su un tuo amico parlavi smanioso Donne, birra, musica tonante attorno Avrei voluto prenderti per mano e portarti con me sulla spiaggia. Lorena Pugliese Ricerca Ho inseguito miraggi di quiete mentre infilavo veleno nelle braccia mi sentivo distaccata, imperturbabile al mattino erano lacrime al risveglio. Ho inseguito ideali d'armonia cercando l'amore nella lotta cercando risposte allesistere al mattino erano lacrime al risveglio. Ho inseguito una bellissima chimera lungo sentieri verdi e scoscesi la notte cantavo di lei alle stelle al mattino erano lacrime al risveglio. Ho inseguito l'onda gelida invernale un vento secco mi tagliava le narici alle conchiglie affidavo il mio tormento al mattino erano lacrime al risveglio. Ho inseguito un sole nascente lho visto farsi caldo con fatica ho visto l'origine dall'alto ora c'è un sorriso al risveglio. Lorena Pugliese Cercando il ricordo Staccata dall'essenza di me stessa cammino fra Titani di cemento lo sguardo perso entro strette mura creo immagini lontane. Ricerco l'eco di altre vite intraviste nella quiete della notte fra lucciole danzanti nel bosco cammino verso porte che non trovo. So che ci siete ... fra i profumi del tiglio fiorito fra il grano scrocchiante sotto i piedi nelle ombre della luna piena. Il mio mondo è stridente di dolore il vuoto ha il colore delle autostrade il cibo ha il sapore del benzene l'aria un sinuoso nemico. So che c'è una chiave frammentata fra scintille disperse di tanti fuochi che hanno arso nel tempo e che ora devo ritrovare. Lorena Pugliese A questora in Italia staranno annaffiando i giardini. Marco Verdiglione Mi portano i miei polsi dargento (in un intorno di fuoco) fuori della città, là dove i legni bruciano lentamente dalla sera. Traverserò i campi di nessuno dove sostare indisturbato e mangerò il mio pane come sempre prima di risalire alle montagne doro, quelloro per cui ero partito, quelloro che più non ricordavo. Marco Verdiglione Senza più temere lincendioprimaverile del mio cuore, con scarpe di piume partirò, che già vedo lorizzonte (meli al confine). Il Grande Nord mi chiama; lho sentito nellalito di vento della sera nella tua bocca acquosa e mattutina. Allalba sarò partito, e già lontano, per strada giovani donne in fiore. Marco Verdiglione |