Giacomo Vitali:
Athema è una
rassegna d'arte multimediale che coinvolge
rispettivamente più discipline artistiche: la Pittura,
la Scultura, la Musica, la Poesia, la Fotografia,
l'Incisione, la Ceramica, la Videoarte.
E' una rassegna che, giunta appunto alla IX
edizione, porta con se tutto un ritaglio di tradizioni
artistiche ma anche un substrato così di appuntamenti,
di manifestazioni ormai di dominio pubblico per i Fanesi.
Sono molto contento di presentare a sommi capi questa
manifestazione questa sera, anche per la presenza del
nostro assessore uscente delle Politiche Giovanili e
neo-assessore alla Cultura Walter Adanti che della sua
presenza ci omaggerà questa sera, con un piccolo
discorso o lungo discorso.
Athema ha un titolo, verte su un tema che è
"contaminazioni".
Gli organizzatori, l'Associazione Regresso Arti e il
Centro Giovani S.Arcangelo, hanno voluto quest'anno con
questo titolo dare una svolta rispetto alle altre
edizioni.
In che senso una svolta? Nel senso che, se tutti gli
altri anni, nelle passate edizioni, Athema è sempre
stata una rassegna multimediale e quindi tutte le
espressioni entravano nel discorso artistico e in questa
sinergia, quest'anno con le contaminazioni s'è voluto
ancora saldare, arrivare a questa sinergia, a questo
connubio profondo.
Dicevo, gli organizzatori, l'Associazione Regresso Arti e
il Centro Giovani S.Arcangelo, non hanno voluto in alcun
modo, porre dei limiti al tema, nel senso che le
contaminazioni, mi dicevano, per loro, venivano lette nel
senso più ampio del termine, quindi contaminazione
filologica per riprendere appunto l'etimologia della
parola, che è un vero e proprio lasciare un'impronta
tattile, fino ad arrivare alle moderne contaminazioni
anche portatrici di significati anche non troppo positivi
in questo senso.
Quindi ci si muove all'interno di sinergie, di
espressioni e anche di manifestazioni, nella pittura,
nella scultura, notevolmente diverse ma anche
estremamente affini.
La mostra, oltre al contenuto, si muove in due ambiti:
uno espositivo, che trovate dall'altra parte, nel cortile
della scuola Padalino, e l'altro invece dedicato alle
serate dedicate agli incontri in cui le sinergie,
appunto, le contaminazioni si legano di volta in volta
tra poesia e musica, tra musica e arti visive, eccetera.
Tutte queste manifestazioni, che trovate nel pieghevole
che potete ritirare, si terranno nelle varie serate.
Prima di arrivare a tutto quello che riguarda il
discorso, diciamo, più burocratico, i ringraziamenti
eccetera, cederei subito la parola all'Assessore Walter
Adanti.
Walter Adanti (Assessore
alla Cultura):
Dirò anche alcune cose.
Siamo qui in questa scuola, l'anno scorso
eravamo alla Rocca Malatestiana.
Gli ambienti sono estremamente diversi e anche l'effetto
spaesamento è diverso, però forse capita abbastanza
bene perchè il tema dell'anno scorso "i quattro
elementi" in mezzo a questo blocco di petra, di
mattoni, risaltava di più, si sentiva forte la presenza
della pietra, del prato...
C'è un discorso con i quattro elementi molto forte che
così l'anno scorso quell'ambiente era estremamente
adatto.
Adesso quell'ambiente, diciamo, è andato per un breve
periodo (speriamo) in... sta attraversando una
ristrutturazione proprio perchè venga ridato ai giovani,
a queste espressioni a dei livelli, diciamo, superiori,
migliorato e qualificato, si spera anche attrezzato
meglio, proprio per tutta una serie di manifestazioni che
questa città ha e che non sa dove mettere.
Questo ambiente chiaramente è stato adattato però,
diciamo, l'effetto "spaesamento" che dà anche
questo ambiente qui è strano perchè è il sapore del
collegio, che anche la scuola non è riuscita a togliere
questo sapore di vecchio di collegio, dei bambini con le
mantelline e i cappellini... ancora girano nella mente in
questo istituto queste figure qui.
Allora questo tema delle contaminazioni si adatta, ha un
rapporto conflittuale, violento, ma anche, diciamo,
rimbalza di più l'effetto della diversità dei
linguaggi.
Noto che nel tempo questa rassegna raccoglie opere sempre
più interessanti, più mature, non è una rassegna
sicuramente in declino, questo è anche sintomo del fatto
che l'aspetto espressivo tra i giovani è un aspetto in
crescita.
Rendiamoci conto che non c'è una grande organizzazione,
c'è un po' d'improvvisazione in questa manifestazione,
è fatta tutta da giovani non professionisti, ma il fatto
che sia riuscita a mettere insieme tante opere di molto
interesse, è un ottimo segno di una rinascita del
discorso espressivo presso i giovani.
Poi volevo aggiungere una cosa, anche il tema delle
contaminazioni è un tema molto interessante, giusto, è
un periodo in cui non ci sono più certezze, le presenze
sul territorio son tante, culturali, di linguaggi, di
visioni, la società si frammenta e quindi è bene che
trovi poi una sua sintesi appunto con le contaminazioni.
Le contaminazioni sono un discorso interessante perchè
vuol dire un discorso non di chiusura, un discorso di
curiosità, di rapporto, di relazione, e d'altronde
quando in un contesto ci sono tante culture presenti, il
prodotto culturale è sempre più ricco e più maturo.
Volevo dire poi una cosa, saluto tutti come assessore
uscente alle politiche giovanili e chi mi ha seguito per
questi... questo è il mio terzo "Athema"
diciamo, però spero di non abbandonarla del tutto in
quanto penso che questa manifestazione essendo anche
l'unica manifestazione di tipo espressivo per lo meno che
riguarda i giovani, e riguarda la produzione in questa
città, anche dal punto di vista della cultura sarà bene
dargli un occhio ed avere una certa attenzione.
Vi presento invece Samuele Mascherin che penso per le
politiche giovanili non abbia bisogno, diciamo, di un
traduttore per conoscere quali sono le tematiche e le
sensibiltà dei giovani, vista la sua età e la sua
formazione.
Passo la parola a Samuele Mascherin, attuale assessore
alle politiche giovanili, nonchè ai servizi educativi.
Samuele Mascherin (Assessore alle
Politiche Giovanili e ai Servizi Educativi):
Io farò semplicemente, per ovvi
motivi, un saluto molto breve.
Un saluto che, oltre a nome mio, porto a nome del Comune
di Fano, un saluto al quale poi associo i complimenti.
I complimenti agli organizzatori di questa IX edizione di
Athema, quindi le ragazze e i ragazzi del Centro di
Aggregazione giovanile S. Arcangelo, le ragazze e i
ragazzi dell'Associazione Regresso.
Solo due parole, proprio molto brevi.
Per me è, come dire, più di una soddisfazione
personale, è più un onore poter portare il mio saluto e
inaugurare questa IX edizione di Athema per un motivo
molto semplice.
Come ricordava Walter io sono giovane, particolarmente
giovane, se non altro rispetto agli assessori che mi
hanno preceduto, Walter compreso, io ho avuto una fortuna
in questi anni da giovane: di poter seguire fin dalla
prima edizione questa manifestazione.
E' nove anni che ogni anno vengo ad Athema, con le mie
amiche e con i miei amici, e rappresenta una
soddisfazione, quindi, poter inaugurare questa
iniziativa, anche perchè appunto, ha secondo me un
valore anche simbolico se vogliamo.
Da un lato perchè, il fatto che inaugurarla sia un
ragazzo di ventuno, ventidue anni, dà anche un segno
della generazione che in questi anni è cresciuta, è
cresciuta anche con Athema, e che si ritrova oggi ad
organizzare iniziative di questo tipo, seguite e
rappresentate, e dall'altro perchè Athema rappresenta un
po' una cifra della crescita che c'è stata nella nostra
città da parte del protagonismo giovanile, soprattutto
da parte dei giovani artisti.
Perchè sicuramente questa è un'iniziativa che, negli
anni novanta, fino ad arrivare ad oggi, ha rappresentato
il momento migliore della creatività giovanile in questa
città, riuscendo ad aprirsi, anno dopo anno, non solo
alla città e ai ragazzi di questa città ma anche ai
ragazzi e alle ragazze delle altre città della regione,
uscendo anche, in alcuni casi addirittura, dall'ambito
regionale.
E' quindi con grande soddisfazione che porto il mio
saluto, quello del Comune e, ecco, che dire? Complimenti
nuovamente agli organizzatori, anche ai dirigenti della
Scuola Padalino che in tempi brevi si sono dimostrati
più che disponibili a venire incontro alle nostre
esigenze, perchè è vero: sicuramente quest'ambiente non
è quello un po' più suggestivo della Rocca
Malatestiana, ma è anche vero che è uno spazio, è uno
spazio che ci è stato dato e che ha permesso anche
quest'anno di dare libera espressione alle opere d'arte
(non ho nessun disagio a dirlo) di tante decine di
ragazze e di ragazzi.
Con questo concludo perchè queste presentazioni
ufficiali, io per primo le ho sempre viste un po' con
diffidenza e quindi... complimenti a tutti ed iniziamo
con la IX edizione di Athema.
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