Porta Maggiore e il Pinco ripuliti dalle scritte in cambio di una mostra alla Rocca Malatestiana
FANO - Ripulire i monumenti imbrattati da vandali in cambio di spazi espositivi dove mettere in mostra le proprie opere d'arte. E' le proposta che l'associazione Regresso arti ha formulato all'assessorato alla cultura. Il classico colpo da due piccioni con una fava al quale l'assessore Davide Rossi ha aderito con entusiasmo. Qualche settimana fa, in occasione del Carnevale, era scoppiata una polemica in merito alla presenza di manifesti pubblicitari su alcuni monumenti cittadini. Pagliuzze in confronto alle travi costituite da disegni osceni e scritte con vernici spray che deturpano molti fra i
luoghi più suggestivi della città. E la rabbia nel vedere danneggiato il patrimonio storico e artistico locale ha stimolato un gruppo di intellettuali fanesi a chiedere tolleranza zero da parte delle istituzioni e delle forze dell'ordine nei confronti di questi episodi. Regresso arti, associazione di una ventina di soci (pittori, scultori, fotografi e altri artisti) con sede a Calcinelli, presieduta da Franco Cenerelli, si è offerta di ripulire gratuitamente le mura del Pincio e di Porta Maggiore con una microsabbiatrice ecologica, il tutto con il beneplacito dell'assessore ai beni monumentali Marco Paolini. In cambio è stata chiesta la disponibilità della Rocca Malatestiana nel mese di giugno, per 15 giorni, per allestire la mostra Regresso 2007 dedicata a pittura, grafica, mosaico, scultura e fotografia. Obiettivo è combattere il vandalismo attraverso la realizzazione
di un progetto organico che avvicini i giovani a tecniche espressive alternative. "Si tratta di un'operazione culturale -osserva Rossi- perché compiuta da persone con spiccato senso civico e sensibilità". Nei mesi successivi alla ripulitura, in caso di nuovi imbrattamenti, gli artisti di Regresso arti interverranno a patto che il Comune denunci i singoli episodi. "La tecnica utilizzata per cancellare le scritte -spiega Cenerelli- è approvata dalla Soprintendenza e non prevede la sua copertura, bensì la rimozione attraverso una microsabbiatura e, prima di avviare i lavori, un saggio verrà sottoposto a un tecnico del Comune". Cenerelli non ha mancato di evidenziare come, "l'attenzione dimostrata dall'assessorato alla cultura non sia purtroppo stata seguita dalle istituzioni bancarie della città che, nonostante si fossero dichiarate sensibili al problema, non hanno erogato nemmeno un minimo contributo per sostenere l'acquisto della costosa microsabbiatrice, totalmente a carico dell'associazione". Info: www.regresso.it.
M.G.