Blitz contro scritte e graffitti puliti muri e porte della città
Opera dell'associazione «Regresso arti»
SCRITTE, graffiti, murales e anche il ritratto di Maradona. Per anni hanno «decorato» i muri di Urbino, da via San Domenico fino alla piazza davanti al vecchio Palazzo di Giustizia. Fino a mercoledì scorso quando Franco Cenerelli e un suo collega dell'associazione Regresso Arti di Urbino hanno deciso di fare un po' di pulizia. I due infatti erano impegnati in alcuni lavori al tetto della
chiesa di San Domenico, dove stavano ripulendo le pianelle del soffitto per una ditta privata. Approfittando di una pausa durante i lavori hanno pensato bene di estendere la loro opera di pulizia e guardare un po' più in basso. Dal tetto infatti sono scesi in strada e hanno fatto risplendere i muri, ma anche le porte, i portoni, le saracinesche e i quadri elettrici imbrattati da improvvisati disegnatori e poeti. La pulizia è stata fatta con la tecnica della microsabbiatura, utilizzata anche in altre occasioni come ad esempio quando è stato pulito il portico da
piazza della Repubblica fino alla Rampa.
UN REGALO per tutti gli urbinati quello fatto da Cenerelli e dal collega. I due hanno impiegato circa un'ora per togliere scritte e immagini che campeggiavano sulle pareti, alcune addirittura dagli anni '80. «E' stata una decisione presa in piena autonomia — racconta Franco Cenerelli — volevamo ovviare a tutte le lentezze burocratiche del caso. Abbiamo approfittato del permesso per i lavori che stavamo facendo per dare un messaggio chiaro a tutti gli abitanti di Urbino. Questi devono indignarsi per queste brutture e denunciare chi sporca la città. Episodi del genere non si possono più tollerare. Non bisogna far passare questo genere di cose come opere d'arte di qualche artista improvvisato. A pochi passi dal Palazzo Ducale Urbino non ha certo bisogno della "street art"».
Claudia Del Magna