ASSOCIAZIONE REGRESSO ARTI

PROGETTO JUBILÆUM

A.D. 2000

CHRISTUS - HERI - HODIE - SEMPER

Lettera di Giovanni Paolo II agli Artisti,
con il
commento di Don Davide Tonti

responsabile Delegato dal Vescovo di Urbino Per la pastorale dell'Arte e degli Artisti Assistenza Spirituale

U.C.A.I

(...) persino nelle condizioni di maggior distacco della cultura dalla Chiesa, proprio l'arte continua a costituire una sorta di ponte gettato verso l'esperienza religiosa. In quanto ricerca del bello, frutto di un'immaginazione che va al di là del quotidiano, essa è, per sua natura, una sorta di appello al Mistero. Persino quando scruta le profondità più oscure dell'anima o gli aspetti più sconvolgenti del male, l'artista si fa in qualche modo voce dell'universale attesa di redenzione

(dalla Lettera di Giovanni Paolo II agli artisti)

 

SPECIALE ANNO SANTO 2000

COME IL CRISTIANO CELEBRA IL

GIUBILEO?

(tratto da: "Missioni Francescane" - App. Eccles. dell'Ordine)

"Nell'anno giubilare i cristiani si porranno con rinnovato stupore di fede di fronte all'amore del Padre,

che ha amato il suo Figlio, "perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna" (Gv 3,16)".

È necessario:

1. UN ESAME APPROFONDITO SULLA PROPRIA VITA DI BATTEZZATO

Perché vivo? Mi dico cristiano?

Lo sono nei fatti? La mia fede è viva?

gli altri chi sono per me?

Penso alle parole del Vangelo:

"Che giova all'uomo guadagnare anche il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?" (Lc 9,2).

2. PENTIMENTO SINCERO

Con il Signore nessuno può fingere: ognuno ha di che pentirsi:

"La gioia di ogni Giubileo è in particolar modo una gioia per la remissione delle colpe, la gioia della conversione".

"C'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte" (Lc 15,10).

3. UN PROPOSITO FERMO

"Mi leverò e andrò da mio Padre... " (Lc 15,18), in risposta agli inviti:

"Convertitevi e credete al Vangelo" (Mc 1,15);

"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati ed oppressi, ed io vi ristorerò" (Mt 11,28).

Non ci soffermiamo più a guardare

verso l'alto, verso il cielo...

e perderci un attimo nell'infinito,

per osservare le nuvole

che si rincorrono

verso mete sconosciute

sospinte dal vento.

NON ABBIAMO TEMPO

per guardare l'imperioso spettacolo

del sorgere del sole

e godere dei tramonti infuocati,

dell'apparire della luna

che ci invita a sognare,

delle stelle che con il loro luccichio

sembrano voler rallegrare

l'oscurità della notte.

Che poi dire, del mare meraviglioso,

questa immensa distesa d'acqua

dal carattere mutevole,

che da millenni unisce

i quattro punti cardinali del pianeta

e consente all'umanità di vivere.

Che dire dei monti, dei verdi prati

e delle cime innevate,

dei laghi e dei torrenti che ci offrono

uno spettacolo indimenticabile.

NON ABBIAMO TEMPO!

Caro Gesù,

con il nuovo Millennio, DONACI IL TEMPO NECESSARIO per godere dei momenti di riflessione che questo nostro mondo ci offre. L'importante è che non diciamo più:

NON ABBIAMO TEMPO! Se riteniamo di non trovarlo, chiediamolo in prestito, possibilmente senza interessi!

 

CONTRO IL DEBITO ESTERO

Ci stanno conquistando, i potentati che si susseguono. Ci strappano le viscere della Madre Terra. Ci fanno schiavi o dipendenti o sottosviluppati. E, in conclusione, siamo noi i debitori! Di un debito "estero", perché non contratto da noi. Di un debito "estero" che non si pagherà mai. Che, d'altronde, abbiamo strapagato con la fame, la miseria, la morte prematura. Che non vogliamo pagare perché è peccato "mortale" riscuoterlo e pagarlo.

Quando ci pagheranno l'oro, la foresta, il sangue, la pace e il futuro che ci hanno strappato? Pagare il debito estero è morire, e noi vogliamo vivere! "Non ucciderai", non riscuoterai debiti mortali. Pagheremo, certo, tutti insieme, l'unico debito dell'amore. E saremo una sola famiglia, la famiglia umana di Dio.

PEDRO CASALDALIGA (Diffuso da Asociación Comité Monseñor Romero - Madrid)

IL NUOVO SCHIAVISMO

L’onorevole Mancino ha recentemente detto che l’economia Italiana ha bisogno di nuova manodopera, quindi per averla bisogna a tutti i costi far entrare un maggior numero di extracomunitari. E’ di per se sintomatico il fatto che il tizio in questione non sia spinto dal bisogno di aiutare le popolazioni del terzo mondo, facilitando loro la possibilità di trovare lavoro in Italia, ma solo dal puro interesse economico delle società e industrie. Diciamo che Mancino ha messo degli esseri umani allo stesso piano del petrolio, o di altre materie prime. Ma la cosa più divertente è che un paese che ha una disoccupazione che in alcune zone sfiora il 60%, e una crescita economica tra le più basse del mondo, con un pericolo di recessione sempre più alle porte, si permetta il lusso di dire che è in grado di accogliere un maggior numero di immigrati. La domanda che sorge spontanea è: perché si sente il bisogno di più immigrati quando non riusciamo a dare lavoro ai nostri connazionali? Semplice, la verità è che conviene assumere manodopera straniera che sicuramente costa meno, non solo, è più facilmente ricattabile e meno assistita dai sindacati. Praticamente una pacchia per i capitalisti Italiani, ci troviamo di fronte ad un nuovo sistema schiavistico, soft, ma sempre schiavismo. La cosa che ci sorprende è che i sindacati si sono subito gettati a favore di questa ipotesi, se ne fregano che anni di lotte degli operai Italiani per ottenere sempre maggiori diritti vadano perduti, Cofferati e soci vedono in questa manodopera una nuova mucca da mungere. Quindi quella che sembrava un’iniziativa umanitaria in realtà nasconde solo un nuovo sfruttamento dei popoli del terzo mondo.

Identità Nazionale

 


 

"LA PORTA TRANSITO NEL TEMPO ALL'ASSOLUTO"

TONINO SERFILIPPI

ADRIANA ROSSI CENERELLI

STEFANO MANCINI

PAOLO FRATERNALI

FRANCESCO DE LUCA

DANIELA CAIULO

GABRIELE BERRETTA

STEFANO BENVENUTI

 

"PATHOS DELL'UOMO PATHOS DIVINO LA MEMORIA"

SONIA ROSOLEN

MAURO LUCARINI

FRANCO CENERELLI

SELENIA BROCCA

ALBANO ANIBALLI

EMIDIO ALOISI

 

"MARTIRIO INCARNATIONIS MISTERIUM"

FEDERICO TANCINI

MAURA SAVINI

PAOLO GIRARDI

FILIPPO FRATERNALI VITALETTI

 

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